domenica 31 ottobre 2010

Riposo forzato

Il primo di tre lunghissimi giorni di attesa, dato che oggi, domenica e lunedì non funziona nessun ufficio, nè qui nè in Italia.
Appena alzati, una volta ottenute le scuse da parte di Dayana per il comportamento di ieri sera, con la conseguente indulgenza plenaria, ci siamo diretti al centro italiano, dove siamo arrivati appena in tempo per la lezione di danza.

Finita questa, arrivano le altre coppie di italiani adottanti con cui frequentiamo il club in questi giorni, tutti pronti per la festa; tutti i bimbi in maschera per la festa di Halloween, che inizia alle 11 e dura fino al pomeriggio, comprensiva di pranzo e merenda.
Ci siamo praticamente dimenticati dei figli, restando per ore seduti a parlare delle rispettive esperienze e di molto altro, mentre ogni tanto qualcuno di noi si allontanava per andare a vedere come andava la festa.
Verso le 17 rientro a casa, ma con appuntamento per la cena, che tutti gli altri, appartenenti all'associazione NAAA, avevano fissato con la loro referente in un ristorante italiano.
Giusto il tempo di rilassarsi un po', e già siamo pronti per uscire di nuovo, per recarci all'appuntamento.
Il locale è piccolo ma accogliente, purtroppo poco adatto ad accogliere masnade di piccole pesti come stasera. Soprattutto, la comida italiana si rivela un mezzo fiasco: quasi tutti i bambini storcono il naso davanti ad un ottimo antipasto, e molti di loro hanno mangiato poco anche del resto; mentre invece i genitori siamo usciti soddisfatti di aver provato sapori che ci mancavano da un bel po'.
La solita nota stonata del comportamento di Dayana, che mi ha costretto a rimproverarla aspramente all'inizio della cena, dopo di che ha mutato atteggiamento, comportandosi quasi bene.
Salutati gli amici, al rientro a casa ho fatto un predicozzo paterno alla bambina, in modo deciso ma non arrabbiato, che spero possa dare frutti, almeno a medio termine.
Domani è un altro giorno.

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